Presentazione








Il Dottorato di Ricerca di Interesse Nazionale in Scienze del Patrimonio Culturale unisce figure e competenze provenienti da ambiti scientifici diversificati, ma accomunati dalla medesima attenzione nei confronti della storia, della conservazione, della valorizzazione e della tutela del patrimonio culturale.

Il corso è strutturato in cinque curricula:
- Arte, Archeologia, Storia, Restauro
- Storia e Conservazione del Patrimonio Costruito-
- Valorizzazione del Patrimonio Culturale e Ambientale

- New Media per la Comunicazione e la Valorizzazione del Patrimonio Artistico
- Editoria e Innovazione: Contenuti, Processi e Tecnologie

Il progetto prevede la presenza di alcune università (con Roma “Tor Vergata” come sede amministrativa), Accademie di Belle Arti (Roma, Firenze, Macerata, Lecce, Catania) e l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Roma (ISIA), insieme a istituzioni culturali e di ricerca come Fondazione MAXXI – Museo nazionale delle Arti del XXI secolo e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). L’assoluta novità di far collaborare in un medesimo progetto formativo dottorale università e istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM) apre prospettive completamente nuove per liberare idee frutto della piena interazione tra i livelli materiale e critico della ricerca nell’ambito del patrimonio culturale. L’obiettivo è unire le competenze di ognuna di queste istituzioni in ambito artistico, archeologico, storico, architettonico, nel campo della conservazione e del restauro e dei new media.
La compresenza di università e istituzioni AFAM consente di mettere a disposizione dei dottorandi metodologie di studio, ricerca e intervento diversificate, in grado di farli interagire con approcci tra loro diversi e allo stesso tempo utilmente compatibili. Riguardo alle Accademie di Belle Arti va sottolineato che i docenti delle stesse, grazie alla consapevolezza dell’aspetto produttivo delle opere d’arte nel loro sviluppo storico, portano in dote le proprie risorse disciplinari per fornire quegli strumenti in grado di considerare l’opera d’arte come un prodotto culturale e di comunicazione sociale.
Il dottorato si propone di valorizzare diversi approcci in merito alla comprensione del patrimonio culturale, in linea con la Convenzione di Faro e con le indicazioni dell’Unesco, e soprattutto di contribuire alla Missione 1 del PNRR: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo.
Il corso, di durata triennale, intende promuovere non solo la formazione di studiosi, per i migliori dei quali si auspica l’ingresso nella carriera universitaria, ma anche di professionalità di alto profilo in grado di svolgere attività di ricerca, gestione e progettazione in istituzioni pubbliche e private anche di livello internazionale.
I dottori di ricerca in Scienze del Patrimonio Culturale dovranno, sin dai primi cicli, essere assorbiti prevalentemente dalla pubblica amministrazione, dagli enti culturali e dalle fondazioni culturali private, con una percentuale calibrata rispetto invece a quanti proseguono la loro carriera nel mondo universitario. Questo percorso mira anche a ridurre il numero dei dottorati che cercano collocazione all’estero, arginando di fatto il fenomeno di brain drain cui si è assistito in passato tra i dottorati locali.
Nell’ambito del Dottorato di Interesse Nazionale in Scienze del Patrimonio Culturale coordinato dalla Scuola di Dottorato dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata è previsto da quest’anno (39° ciclo) il curriculum, “EDITORIA E INNOVAZIONE: CONTENUTI, PROCESSI, TECNOLOGIE”.
Obiettivo di questo curriculum è la formazione di ricercatori e di professionisti altamente qualificati in grado di ideare, sviluppare e gestire idee progettuali per un approccio ai prodotti editoriali innovativo, partecipativo, inclusivo, anche per incentivarne e governarne la transizione digitale.
Tematiche privilegiate nell’individuazione dei percorsi di ricerca applicata sono quelle relative all’innovazione nei prodotti e nelle modalità organizzative e di lavoro proprie dell’attività editoriale e della sua filiera (incluse quelle relative alla produzione di editoria scolastica, universitaria e professionale).

ARTE, ARCHEOLOGIA, STORIA, RESTAURO
Il curriculum di “ARTE, ARCHEOLOGIA, STORIA, RESTAURO”, prevede tra i suoi membri la compresenza di storici, storici dell’arte, storici del restauro, archeologi.
L’approccio relativo alle discipline storico-artistiche è prevalentemente basato sullo studio della vocazione formale dei materiali e sull’utilizzo delle immagini d’arte come “documenti” di ricerca storica (con particolare riferimento all’età moderna e contemporanea).
L’attenzione della ricerca è anche rivolta alla componente tecnica e conservativa sia delle opere d’arte sia di materiali librari, manufatti cartacei, fotografici e digitali, in considerazione del fatto che all’interno delle istituzioni aderenti (università, AFAM) sono presenti competenze specifiche in conservazione e restauro dei beni culturali.
L’approccio verso le discipline archeologiche, parallelamente, è principalmente caratterizzato da aspetti metodologici relativi all’applicazione di tecnologie innovative nella gestione e nella ricerca sui beni archeologici e sul materiale documentale di tipo epigrafico. Per il settore della storia antica particolare attenzione è riservata alla sperimentazione di tecnologie finalizzate all’acquisizione e alla modellazione in 3D dei calchi delle epigrafi greche e latine.
La presenza delle Accademie di Belle Arti consente di aprire speciali focus sugli aspetti materiali e tecnologici dei manufatti d’arte, con particolare attenzione alle tecniche pittoriche e grafiche (acquaforte, bulino ecc.).
L’obiettivo di questo curriculum è quello di formare professionalità in grado di operare in enti di ricerca, gestione, conservazione e tutela nell’ambito del patrimonio archeologico e storico-artistico presso istituzioni pubbliche e private italiane e straniere (ad es. enti locali, istituti culturali e/o di ricerca, soprintendenze e istituti centrali del MiC, cooperative, fondazioni, musei, amministrazioni pubbliche, centri di ricerca italiani e stranieri, imprese).
Nell’ambito della didattica programmata all’interno del curriculum sono organizzati seminari, lezioni frontali, attività di laboratorio e iniziative di studio e ricerca incentrate sugli aspetti teorici delle diverse discipline interessate, sull’analisi e l’interpretazione delle fonti e sui metodi e sulle procedure della ricerca sul campo.
SETTORI SCIENTIFICI DISCIPLINARI RAPPRESENTATI: 
L-ART/02
L-ANT/04
L-ANT/10
M-STO/02
L-ANT/07
M-FIL/06
L-ANT/01
M-STO/09
SETTORI ARTISTICI DISCIPLINARI RAPPRESENTATI: 
ABA V02

STORIA E CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO COSTRUITO
La presenza nel curriculum di “STORIA E CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO COSTRUITO” del dottorato de qua di docenti incardinati nei settori disciplinari dell’area dell’Ingegneria e dell’Architettura nell’Università di Roma “Tor Vergata”, consente di affrontare ricerche relative al patrimonio culturale costruito.
Saranno oggetto di ricerca dottorale: strategie digitali e piattaforme per la valorizzazione degli archivi di architetti e ingegneri e del loro patrimonio culturale, da sviluppare in collaborazione con gli enti coinvolti (soprattutto il MAXXI); strategie di miglioramento della sicurezza sismica delle strutture di interesse culturale (dal medioevo al Novecento, dai ponti alle chiese ai borghi) e del patrimonio costruito rilevante ai fini culturali (musei, monumenti, opere d’arte); modalità di restauro architettonico e strutturale del patrimonio costruito ai fini di migliorare la capacità attrattiva, la sicurezza e l’accessibilità dei luoghi; applicazione della storia della costruzione e dell’ingegneria strutturale alla creazione di nuove esperienze turistiche e culturali legate al Made in Italy fuori dai circuiti prevalenti.
L’obiettivo di questo curriculum è di formare figure professionali orientate verso la pratica avanzata della conoscenza, valorizzazione, manutenzione, messa in sicurezza del patrimonio costruito di rilevanza culturale, con programmi in sinergia con le imprese e le strutture della pubblica amministrazione in particolare nelle tematiche del Cultural Heritage e rispondendo al fabbisogno di innovazione, anche digitale, di questo comparto; figure – da inserire nell’Università o in altri Enti e strutture di ricerca – qualificate nell’attività di ricerca storica-costruttiva-architettonica sul patrimonio costruito di rilevante interesse culturale, sia architettonico che ingegneristico; figure a formazione avanzata per le Amministrazioni pubbliche, capaci di aumentare l’efficacia delle azioni nella strategia del Cultural Heritage grazie alla loro alta specializzazione in materie STEM; figure a formazione avanzata capaci di aumentare l’efficacia delle azioni di gestione e sviluppo dell’enorme patrimonio culturale del Paese, anche attraverso competenze in materia di transizione digitale, in collaborazione con le istituzioni più qualificate in materia.
Nell’ambito della didattica programmata all’interno del curriculum sono organizzati seminari, lezioni frontali, attività di laboratorio e iniziative di studio e ricerca incentrate sugli aspetti teorici delle diverse discipline interessate, sull’analisi e l’interpretazione delle fonti e sui metodi e sulle procedure della ricerca sul campo.
SETTORI SCIENTIFICI DISCIPLINARI RAPPRESENTATI:
ICAR/08
ICAR/10
ICAR/18
ICAR/09

VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE E AMBIENTALE
Nel contesto interdisciplinare di questo dottorato il curriculum di “VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE E AMBIENTALE” nasce dalla considerazione del patrimonio inteso anche in senso paesaggistico-ambientale (competenze di alto profilo in questo ambito sono presenti sia nell’ISIA di Roma sia nel ssd di Geografia presente nell’Università di Roma “Tor Vergata”), ma anche come rappresentazione identitaria, in entrambi i casi di costruzione antropica di cui i beni culturali ne fanno parte integrante.
La sua valorizzazione e tutela sono legati a diversi ambiti di ricerca che abbracciano sia l’aspetto di analisi che di intervento, includendo nel patrimonio culturale tutti gli aspetti dell’ambiente che rappresentano il risultato dell’interazione tra l’uomo e i luoghi nel corso del tempo.
I principali ambiti di studio e ricerca del curriculum comprendono: Geografia, (Correlazioni spaziali, uso del patrimonio, trasformazione del Paesaggio), Geopolitica (aree di rischio, costruzioni identitarie e delle rappresentazioni), Diritto dei beni culturali e ambientali (protezione, evoluzione della natura giuridica del patrimonio culturale e ambientale), relazioni internazionali, Design (social engagement design, comunicazione di pubblica utilità, progettazione e sviluppo di filiere circolari, design degli scenari e dell’immaginario).
Il dottorando dovrà essere in grado di leggere le varie componenti nonché il ruolo degli attori, interni quanto esterni. Assimilerà strumenti specifici di analisi quantitativa, di ricerca bibliografica e archivistica, sarà in grado di costruire rappresentazioni cartografiche e discorsive nonché di realizzare progetti d’intervento sul campo.
In questo contesto trova spazio anche lo studio e l’analisi della prospettiva giuridica di tutela del patrimonio culturale e ambientale. Per questo motivo, l’apporto di collaborazioni con giuristi in grado di studiare queste tematiche sia a livello internazionale che nazionale è più che mai importante e si concretizza nelle risorse coinvolte presenti nell’Università di Roma “Tor Vergata”.
L’obiettivo di questo curriculum è di formare professionalità in grado di operare in enti di governo del territorio pubblici come Stato, Regioni, Città Metropolitane e Comuni; Istituti di ricerca; Studi di consulenza per l’organizzazione e la pianificazione del territorio; ONG d’intervento in contesti di crisi; Operatori pubblici e privati nel settore delle relazioni internazionali; Studi di consulenza per la valutazione dei fattori di rischi;  Istituzioni internazionali multilaterali.
Nell’ambito della didattica programmata all’interno del curriculum sono organizzati seminari, lezioni frontali, attività di laboratorio e iniziative di studio e ricerca incentrate sugli aspetti teorici delle diverse discipline interessate, sull’analisi e l’interpretazione delle fonti e sui metodi e sulle procedure della ricerca sul campo.
SETTORI SCIENTIFICI DISCIPLINARI RAPPRESENTATI: 
IUS/08
M-GGR/01
SETTORI ARTISTICI DISCIPLINARI RAPPRESENTATI: 
ISDE 01
 
NEW MEDIA PER LA COMUNICAZIONE E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO
Il curriculum di “NEW MEDIA PER LA COMUNICAZIONE E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO” apre un ulteriore ambito di ricerca all’interno del dottorato, quello relativo all’uso dei new media applicato alla comunicazione, alla valorizzazione, alla conservazione e alla didattica del patrimonio artistico, in sinergia con i musei pubblici e privati e con i siti di interesse storico-artistico, in questo settore sono da tempo impegnate le Accademie di Belle Arti coinvolte, in particolare quelle di Roma e Firenze.
I principali ambiti di studio e ricerca del curriculum sono: tecniche di produzione multimediale (video, fotografia, animazione, installazione, expanded reality); tecniche per la comunicazione, la trasmissione e la didattica delle arti; sistemi di documentazione della storia, dei materiali e delle tecniche delle opere d’arte; contesti culturali e storia delle idee: iconosfera; laboratori di didattica dell’arte anche per la formazione permanente; graphic design e web design per i sistemi espositivi e museografici.
L’obiettivo del curriculum è quello di offrire adeguati strumenti teorici, metodologici e tecnici che permettano di affrontare la ricerca nel campo dei linguaggi digitali, interattivi e multimediali applicati al settore della comunicazione e della valorizzazione del patrimonio artistico. Il fine è quello di consentire ai dottorandi di conseguire i più elevati livelli della conoscenza teorica pluridisciplinare e della padronanza delle tecnologie avanzate, incentivando la capacità di realizzare prodotti innovativi nell’ambito delle arti visive, del video, dell’animazione, della fotografia, della narrazione multimediale, delle installazioni interattive impiegati nella comunicazione, nella promozione e nella valorizzazione del patrimonio artistico.
I dottorandi riceveranno una formazione che consentirà loro di rivestire ruoli che richiedono un’alta specializzazione nell’utilizzo delle nuove tecnologie applicate alla comunicazione e alla valorizzazione del patrimonio artistico presso enti territoriali, enti locali ed istituzioni specifiche, quali, ad esempio, soprintendenze, musei, biblioteche, archivi, cineteche, ovvero presso fondazioni, aziende e imprese pubbliche o private, associazioni ed istituti culturali operanti nel settore della ricerca, gestione e fruizione della produzione artistica, nonché nel settore dell’editoria, del commercio e della comunicazione con scopi di promozione del patrimonio artistico.
Nell’ambito della didattica programmata all’interno del curriculum sono organizzati seminari, lezioni frontali, attività di laboratorio e iniziative di studio e ricerca incentrate sugli aspetti teorici delle diverse discipline interessate, sull’analisi e l’interpretazione delle fonti e sui metodi e sulle procedure della ricerca sul campo.
SETTORI SCIENTIFICI DISCIPLINARI RAPPRESENTATI: 
ABST 47
ABA V02
ABTEC 41


EDITORIA E INNOVAZIONE: CONTENUTI, PROCESSI, TECNOLOGIE
Nell’ambito del Dottorato di Interesse Nazionale in Scienze del Patrimonio Culturale coordinato dalla Scuola di Dottorato dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata è previsto da quest’anno (39° ciclo) il curriculum, “EDITORIA E INNOVAZIONE: CONTENUTI, PROCESSI, TECNOLOGIE”.
Obiettivo di questo curriculum è la formazione di ricercatori e di professionisti altamente qualificati in grado di ideare, sviluppare e gestire idee progettuali per un approccio ai prodotti editoriali innovativo, partecipativo, inclusivo, anche per incentivarne e governarne la transizione digitale.
Tematiche privilegiate nell’individuazione dei percorsi di ricerca applicata sono quelle relative all’innovazione nei prodotti e nelle modalità organizzative e di lavoro proprie dell’attività editoriale e della sua filiera (incluse quelle relative alla produzione di editoria scolastica, universitaria e professionale).
Il curriculum in editoria e innovazione offre per il 39° ciclo un totale di 6 borse triennali.
Le borse, ex DM 117/2023 e relative dunque a piani di studio e ricerca in imprese, prevedono: un minimo di 6 mesi di ricerca all’estero, 18 mesi di studio e ricerca in impresa, e i restanti 12 mesi di attività di studio e ricerca organizzati congiuntamente da università e imprese.
Ciascuna delle sei borse è relativa a un progetto di ricerca che deve obbligatoriamente rientrare all’interno di uno dei sei indirizzi di ricerca descritti di seguito. Le descrizioni indicano anche l’azienda co-finanziatrice, presso la quale si svolgeranno le attività di studio e ricerca in impresa. I progetti di ricerca presentati da candidate e candidati dovranno specificare chiaramente a quale dei sei indirizzi di ricerca di seguito indicati intendono fare riferimento (l’indicazione viene richiesta nel corso della compilazione della domanda di partecipazione al concorso):
1. Edra SpA
Il progetto di ricerca ha l’obiettivo di individuare nuovi modelli editoriali basati su soluzioni digitali e blended che rispondano all’evoluzione della domanda di formazione e aggiornamento nel settore scientifico accademico e professionale, con particolare riguardo all’ambito One Health.
Il progetto avrà due focus principali:
-     l’analisi dei formati editoriali e delle tecnologie innovative che possono concorrere alla realizzazione dei nuovi modelli editoriali idonei a rispondere ai bisogni del target di riferimento;
-     i modelli di business connessi ai nuovi modelli editoriali e le relative implicazioni a livello organizzativo e produttivo.
L’analisi sarà di tipo interdisciplinare e dovrà considerare gli aspetti cognitivi, didattici, economici ed organizzativi, oltre che tecnologici.
La ricerca sarà condotta in prospettiva internazionale, volta a individuare soluzioni implementabili all’interno di un gruppo che opera in paesi diversi (Spagna, Francia, Germania, Polonia, US, Canada), in ottica di ottimizzazione degli investimenti.
2. Fondazione Giannino Bassetti
Il progetto di ricerca si concentrerà sui seguenti temi dell’innovazione editoriale.
·     Opportunità offerte dai nuovi software di categorizzazione, intelligenza artificiale, DB documentale e relazionale; implicazioni di un loro uso per la registrazione, produzione di contenuti e fonti affidabili e attendibili (es. registrazione di testi descrittivi per classificare, catalogare e indicizzare testi quali registrazioni, memorie, materiale di archivio).
·     Definizione e riflessione, in collaborazione con il comitato scientifico della Fondazione, alla costruzione e diffusione editoriale dei contenuti di un potenziale archivio della Fondazione stessa.
·     Parte teorica: Riflessioni su principi di responsabilità della memoria intesa come selezione delle informazioni rilevanti e pertinenti, nonché riflessione teorico-pratica sul rapporto testi/supporti, traducibilità e trasferimento in relazione alla loro labilità, conservazione, protezione, sostenibilità costi e diritti alla privacy, conservazione e stoccaggio digitale dei dati. Riflessione sul senso e la fruizione politica, infine, di queste forme di potere in relazione all’emergere di nuovi snodi della mediazione culturale ed editoriale.
3. Edizioni Centro Studi Erickson SpA
Il progetto di ricerca si concentrerà sui seguenti temi dell’innovazione editoriale.
·     Analisi delle possibili applicazioni in ambito editoriale di software di intelligenza artificiale generativa addestrati a partire dalle pubblicazioni in catalogo di una specifica casa editrice. Simili strumenti lavorerebbero con una base dati verificata e controllata, producendo contenuti validi e, potenzialmente, personalizzando il suo operato secondo lo stile, gli interessi e le esigenze della casa editrice e del suo pubblico. L’obiettivo del progetto è esplorare le opportunità di personalizzazione e accessibilità ai contenuti sulla base delle diverse esigenze di lettori e lettrici.
·     Parte teorica: Riflessione sull’impatto della tecnologia sui linguaggi e sui sistemi di comunicazione della conoscenza assieme a una riflessione teorico-pratica sui concetti di personalizzazione e accessibilità a partire dalla cornice di riferimento dell’Universal Design for Learning.
·     Parte pratica: Definizione di nuovi modelli di prodotto per l’editoria contemporanea, valutazione della fattibilità e sostenibilità economica del progetto.
4. Fondazione LIA
Il progetto di ricerca ha l’obiettivo di analizzare le problematiche e individuare possibili soluzioni nei seguenti ambiti di innovazione:
- Possibili applicazioni dell’Intelligenza artificiale ad attività legate alla produzione di contenuti editoriali accessibili come, ad esempio, la creazione delle descrizioni alternative delle immagini o l’identificazione delle strutture semantiche presenti all’interno di libri con strutture editoriali complesse;
- Studio e definizione di processi produttivi innovativi e integrati per la creazione di prodotti editoriali complessi che inseriscano l’accessibilità come elemento fondamentale della progettazione e della produzione fin dalle prime fasi;
- Analisi del funzionamento dei flussi di gestione e distribuzione dell’informazione, gli schemi di metadati, lungo tutta la filiera editoriale nei diversi ambiti e segmenti di mercato
- Analisi dell’impatto economico dell’introduzione dell’accessibilità nei processi produttivi e distributivi editoriali
L’approccio sarà di ordine generale (studio delle esigenze e identificazione delle possibili soluzioni) e inserito nelle attività̀ del team multidisciplinare di ricerca e sviluppo di Fondazione LIA che integra competenze informatiche e umanistiche con approfondite conoscenze professionali dei processi editoriali e delle tematiche dell’accessibilità.
È previsto il coinvolgimento per l’analisi del contesto e lo studio di casi d’uso anche prevedendo un dialogo costante con le realtà coinvolte per identificare le loro esigenze nel campo dell’accessibilità editoriale.
Il progetto sarà̀ inserito nella rete di relazioni internazionali di Fondazione LIA, all’interno della quale sarà̀ possibile individuare la migliore soluzione per il periodo di ricerca all’estero. Tali relazioni comprendono organismi di elaborazione e gestione standard o legate alle relative applicazioni, quali ad esempio: W3C (World Wide Web Consortium), Editeur (con sede in UK), Daisy Consortium, Edrlab ma anche realtà internazionali che rappresentano il mondo editoriale o centri di ricerca come il Keio Research Institute at SFC in Giappone.
I risultati attesi comprendono:
- analisi dello stato dell’arte dell’utilizzo dell’intelligenza a livello internazionale nel campo della accessibilità editoriale
- analisi dei potenziali nuovi casi d’uso di utilizzo dell’intelligenza artificiale in particolare finalizzata o all’individuazione degli ambiti applicativi, nel campo della produzione di contenuti, siti web e applicazioni o alla identificazione dei gap esistenti per il pieno sviluppo di nuove soluzioni e servizi;
- analisi dei diversi flussi editoriali attualmente utilizzati per le diverse categorie di pubblicazioni, soprattutto quelle con impaginati complessi, e individuazione di nuovi possibili flussi che includano l’accessibilità nativamente
- definizione dei requisiti d’uso di alto livello per lo sviluppo di nuove soluzioni
- valutazione ex ante ed ex post dell’impatto anche economico delle nuove soluzioni sul sistema editoriale italiano e internazionale, anche in relazione ai vincoli imposti dal contesto legale europeo e dagli equilibri competitivi del settore
5. Zanichelli Editore SpA
L’obiettivo del progetto di ricerca è quello di facilitare l’introduzione dell’accessibilità e disegno inclusivo all’interno di un processo agile di sviluppo software. Il risultato ideale permette di eliminare la dipendenza del test di accessibilità dalla realizzazione completa del prodotto.
Oggi l’accessibilità è un requisito che, con difficoltà, viene controllato a valle del disegno definitivo di un software. Spesso dopo il rilascio in produzione delle applicazioni o dopo aver completato il layout dei libri.
Si propone di effettuare un’analisi dei requisiti di accessibilità che garantiscono la maggior inclusività, senza ricercare una copertura completa, e un’analisi dei tool di verifica che testano l’accessibilità mappando la copertura dei requisiti per proporre una soluzione già pronta o lo sviluppo di uno strumento in grado di fornire questa copertura.
Con l’uso dello strumento, studiare l’inserimento dei requisiti di accessibilità nella fase di progettazione di un software o di disegno di un libro, cercando di anticipare il momento del controllo e di permettere agli attori coinvolti di effettuare in autonomia le attività di verifica.
Controllare l’applicabilità dei requisiti di accessibilità a componenti di un design system prima che gli stessi facciano parte della composizione di un layout. Permettere una verifica ex post degli stessi componenti una volta inclusi nel disegno definitivo (accessibilità di contesto).
Il dottorando lavorerà sia in autonomia che in collaborazione con:
i team di sviluppo software ed i designer
le direzioni coinvolte nello sviluppo delle applicazioni digitali
le redazioni
6. EdiSer Srl
Il progetto di ricerca ha l’obiettivo di analizzare le problematiche e individuare le migliori soluzioni editoriali e tecnologiche nei seguenti ambiti di innovazione:
l’evoluzione delle tecnologie per la gestione dei dati sui diritti d’autore e delle relative applicazioni a casi concreti, affrontando tematiche quali gli identificatori estratti dalle opere (es.: Content-id, ISCC…), i linguaggi di espressione dei diritti (es. ODRL), i protocolli di comunicazione (es. TDM reservation protocol), gli schemi di metadati specifici per i diritti (es. ONIX-for-licensing) e in generale le tecnologie abilitanti la «Copyright Data Infrastructure»;
l’evoluzione dei modelli editoriali nell’era dell’Open Science, affrontando tematiche quali il ruolo degli identificatori «azionabili» in rete (es.: DOI, RAiD, Handle, …), il funzionamento dei flussi di gestione e distribuzione dell’informazione, gli schemi di metadati di origine “commerciale” (es.: ONIX) e bibliotecaria (es.: Marc), la citabilità, la rete di relazioni tra le pubblicazioni e gli altri prodotti di ricerca (dati, progetti…).
L’approccio sarà di ordine generale (studio delle esigenze e delle possibili soluzioni) e inserito nelle attività del team multidisciplinare di ricerca e sviluppo di Ediser che integra competenze informatiche, umanistiche, politico-economiche e giuridiche.
I risultati attesi comprendono:
Analisi delle modalità attuali d’uso degli standard gestiti da Ediser e dei relativi servizi collegati (DOI, ARDI, ISBN, ISBN-A, Similarity Check, etc.), attraverso il contatto diretto con gli utilizzatori;
Analisi dei potenziali nuovi casi d’uso delle tecnologie e degli standard e delle tecnologie esistenti e in corso di sviluppo dal gruppo di R&S Ediser (es. ISCC, TDM Reservation Protocol) finalizzata (i) all’individuazione degli ambiti applicativi, sia editoriali sia in altri settori culturali e creativi e (ii) alla identificazione dei gap esistenti per il pieno sviluppo di nuove soluzioni e servizi;
Definizione dei requisiti d’uso di alto livello per lo sviluppo di nuove soluzioni;
Valutazione ex ante ed ex post dell’impatto delle nuove soluzioni sul sistema editoriale italiano e internazionale, anche in relazione ai vincoli imposti dal contesto legale europeo e dagli equilibri competitivi del settore;
Il progetto sarà inserito nella rete di relazioni internazionali di Ediser, all’interno della quale sarà possibile individuare la migliore soluzione (o le migliori soluzioni) per il periodo di ricerca all’estero. Tali relazioni comprendono, tra gli altri, organismi di elaborazione e gestione di standard o legate alle relative applicazioni, quali ad esempio: Editeur (con sede in UK), International DOI Foundation (USA), ISBN International Agency (UK), DONA Foundation (Ginevra), ISCC Foundation (Paesi Bassi), Copyright Clearing Center (USA), Access Copyright (Canada).
SETTORI SCIENTIFICI DISCIPLINARI RAPPRESENTATI: 
M-STO/08
M-FIL/05
M-FIL/06

PROGRAMMA FORMATIVO
Il programma formativo del Dottorato di Ricerca di Interesse Nazionale in Scienze del Patrimonio Culturale prevede, oltre all’attività di ricerca funzionale all’elaborazione della tesi, una serie di attività didattiche e scientifiche  approvate dai tutores che i dottorandi sono tenuti a seguire e/o possono svolgere: relatore o uditore a convegni e seminari esterni al Dottorato; attività di tutorato agli studenti iscritti ai corsi di laurea e di laurea magistrale, nonché attività di didattica integrativa per gli insegnamenti di cui sono titolari i docenti membri del curriculum di riferimento; attività di alta formazione all’interno di laboratori o di infrastrutture di ricerca; attività di formazione transdisciplinare (perfezionamento linguistico; perfezionamento informatico; perfezionamento nella gestione della ricerca e della conoscenza dei sistemi di ricerca europei e internazionali, nella valorizzazione e disseminazione dei risultati, della proprietà intellettuale e dell’accesso aperto ai dati e ai prodotti della ricerca, nei principi fondamentali di etica, uguaglianza di genere e integrità); ulteriori esperienze di ricerca in Italia e all’estero.

La didattica frontale, e lo studio personale ad essa connesso, sono riservati alle iniziative promosse dal curriculum di appartenenza di ogni dottorando e sono suddivise in lezioni, seminari e insegnamenti, per questi ultimi è prevista una verifica finale.

Le attività formative dovranno essere riportate di anno in anno, a cura dei dottorandi, in un apposito registro personale, la cui vidimazione è demandata ai rispettivi tutores o ad altri membri del curriculum di appartenenza da essi delegati.

Il passaggio d’anno (dal primo al secondo e dal secondo al terzo) di ciascun dottorando avviene in seguito all’esposizione dello stato di avanzamento delle sue ricerche, nel corso di incontri seminariali programmati annualmente nell’ambito di ogni curriculum, alla presenza dei dottorandi di tutti i cicli del curriculum suddetto e dei rispettivi tutores.
Attraverso i fondi per la mobilità a loro dedicati, i dottorandi sono tenuti a recarsi all’estero sia per svolgere ricerche in archivi, biblioteche e/o altre istituzioni, sia per seguire convegni e seminari attinenti al proprio lavoro di tesi.
Ogni curriculum organizza e gestisce in autonomia la propria offerta formativa, indicata nelle rispettive pagine del sito web. Le iniziative inter-curricolari valgono per tutti i curricula in esse coinvolte.
Ulteriori opportunità formative e di valorizzazione della ricerca
Competenze linguistiche: ai dottorandi che non siano in possesso di competenze linguistiche adeguate, vengono richiesti specifici programmi di perfezionamento (con particolare riferimento alla lingua inglese) con la possibilità di usufruire dei corsi offerti dal Centro Linguistico di Ateneo.
Competenze informatiche: riguardo a eventuali carenze nell’ambito delle abilità informatiche, i dottorandi possono avvalersi dei laboratori dell’Ateneo e delle strutture operative e scientifiche degli istituti di ricerca con i quali il Dottorato collabora.
Gestione della ricerca: nella formazione sono compresi anche aspetti specifici relativi non solo alla pianificazione di una ricerca (accesso alle fonti e loro archiviazione e contestualizzazione), ma anche riguardo alle indagini sul campo e ai loro risvolti più pratici (logistica, organizzazione etc.). Il Dottorato conta anche sulla collaborazione del personale del Dipartimento preposto alla gestione finanziaria dei progetti di ricerca, per la formazione sulla ricerca di finanziamenti.
Valorizzazione dei risultati della ricerca: contando il Dottorato su solidi rapporti con università e istituti di ricerca (nazionali e internazionali) di riconosciuto prestigio, la valorizzazione dei risultati della ricerca dei dottorandi passa, in primo luogo, attraverso la promozione della loro partecipazione a seminari e convegni (con relazioni e comunicazioni). I singoli curricula favoriscono inoltre la pubblicazione, da parte dei dottorandi migliori, di articoli su riviste scientifiche di particolare rilevanza nell’ambito delle rispettive comunità scientifiche di riferimento, con particolare riferimento a quelle di Classe A-ANVUR o a quelle indicizzate in Scopus e/o in WoS-Clarivate.
Didattica “intersettoriale”: le convenzioni che il Dottorato ha stipulato con enti di ricerca e imprese consentono di offrire ai dottorandi una didattica particolarmente originale e non sempre disponibile in un ambito accademico di area umanistica; in questo modo è possibile arricchire la didattica curricolare con le esperienze dirette degli studiosi coinvolti nei cicli seminariali.


 


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