DM118 GENERICHE - COMPLESSIVA PER IL CORSO
- Screening ecografico con ACR TI-RADS per ottimizzazione dell'indicazione ad approfondimento citologico nei noduli tiroidei
Ente finanziatore: PNRR
"I noduli tiroidei sono comunemente presenti nella popolazione generale del mondo, con una prevalenza che va dal 16% al 68%, a seconda dei diversi studi e della popolazione osservata 1 . Negli ultimi anni, il diffuso utilizzo dell'ecografia e di altre tecniche radiologiche ha permesso di rilevare anche noduli tiroidei non palpabili, che, pur essendo asintomatici, richiedono spesso un ulteriore approfondimento diagnostico, con scintigrafia tiroidea e/o esame citologico con ago aspirato (FNAC). Quest’ultimo è importante per valutare il rischio di neoplasia e l’eventuale indicazione chirurgica. È necessario identificare noduli clinicamente rilevanti, che possano rivelarsi maligni (dall'1% al 10%, a seconda delle diverse popolazioni osservate) 2,3 , causare sintomi compressivi (circa il 5%) o disfunzione tiroidea (5 %). Fortunatamente, circa il 90% dei noduli tiroidei totali sono benigni e il 95% sono asintomatici e rimangono tali durante il follow-up 4 .
Diverse caratteristiche ecografiche possono suggerire il sospetto di malignità:
- marcata ipoecogenicità, in rapporto ai muscoli pretiroidei;
- forma irregolare, con aspetto taller than wide;
- margini irregolari;
- microcalcificazioni. "
- Ultrasonographic screening with ACR TI-RADS for optimization of indication for in-depth cytology in thyroid nodules
"Thyroid nodules are commonly found in the general population of the world, with a prevalence ranging from 16% to 68%, depending on the different studies and population observed 1 . In recent years, the widespread use of ultrasonography and other radiologic techniques has made it possible to detect even nonpalpable thyroid nodules, which, while asymptomatic, often require further diagnostic investigation, with thyroid scintigraphy and/or needle aspiration cytologic examination (FNAC). The latter is important to assess the risk of neoplasia and possible surgical indication. It is necessary to identify clinically relevant nodules that may prove to be malignant (1% to 10%, depending on the different populations observed) 2,3 , cause compressive symptoms (about 5%) or thyroid dysfunction (5%). Fortunately, about 90% of total thyroid nodules are benign and 95% are asymptomatic and remain so during follow-up 4 .
Several ultrasonographic features may suggest suspicion of malignancy:
- marked hypoechogenicity, relative to the prethyroid muscles;
- irregular shape, with taller than wide appearance;
- irregular margins;
- microcalcifications. "
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DM118 GENERICHE - COMPLESSIVA PER IL CORSO
- Osteoporosi secondaria a diabete mellito
Ente finanziatore: PNRR
"L’osteoporosi è una malattia metabolica del tessuto scheletrico, molto comune nella popolazione generale. Questa condizione è caratterizzata da un decremento della densità minerale ossea e dal deterioramento della microarchitettura tessutale; in maniera silente, incrementa il rischio di incorrere in fratture da fragilità. Queste ultime rappresentano un serio problema a livello sanitario poiché hanno gravi conseguenze sia dal punto di vista sociale che economico: le fratture di femore, ad esempio, hanno una mortalità entro il primo anno del 20%, conducono i pazienti a disabilità motoria in più del 30% dei casi. Il 40% dei pazienti va incontro a perdita di autonomia e l’80% ad un peggioramento della qualità di vita. Anche la spesa sanitaria risente molto delle fratture da fragilità, basti pensare che negli ultimi 10 anni in Italia è stato registrato un aumento del 28,6% dei ricoveri per frattura di femore e che i pazienti con una frattura da fragilità hanno un rischio cinque volte maggiore di incorrere in una seconda frattura entro i successivi due anni (1).
Il diabete mellito è un’altra patologia metabolica largamente diffusa, la cui incidenza è destinata a crescere repentinamente nei prossimi decenni a causa dell’aumento dell’aspettativa di vita media e a causa della diffusione epidemica di uno stile di vita poco salutare. Nel 2020 in Italia è stata stimata una prevalenza di diabete mellito del 5,9% (3,5 milioni di persone). La prevalenza tende a crescere con l’età, raggiungendo il 21% nella popolazione con più di 75 anni (2)."
- Osteoporosis secondary to diabetes mellitus
"Osteoporosis is a metabolic disease of skeletal tissue that is very common in the general population. This condition is characterized by a decrease in bone mineral density and deterioration of tissue microarchitecture; silently, it increases the risk of incurring fragility fractures. The latter are a serious health problem as they have serious consequences both socially and economically: femur fractures, for example, have a mortality within the first year of 20%, lead patients to motor disability in more than 30% of cases. Forty percent of patients experience loss of autonomy and 80 percent experience deterioration in quality of life. Healthcare spending is also greatly affected by fragility fractures, suffice it to say that in the last 10 years in Italy there has been a 28.6% increase in hospitalizations for femur fracture and patients with a fragility fracture have a five-fold increased risk of experiencing a second fracture within the next two years (1).
Diabetes mellitus is another widely prevalent metabolic disease, the incidence of which is expected to rise abruptly in the coming decades due to the increase in average life expectancy and because of the epidemic spread of an unhealthy lifestyle. In 2020, a prevalence of diabetes mellitus of 5.9 percent (3.5 million people) has been estimated in Italy. The prevalence tends to increase with age, reaching 21% in the population over 75 years old (2)."
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DM118 GENERICHE - COMPLESSIVA PER IL CORSO
- Screening della neuropatia diabetica nel paziente con diabete mellito tipo 1 per ottimizzarne il trattamento e raggiungere un miglior controllo metabolico
Ente finanziatore: PNRR
"Il diabete mellito di tipo 1 è una patologia metabolica cronica che causa nel tempo seri danni al cuore, ai vasi sanguigni, agli occhi, ai reni ed al sistema nervoso.
L’impatto delle complicanze croniche sulla popolazione diabetica e sulla comunità scientifica sta diventando sempre più rilevante, ciò è dovuto all’aumento dell’incidenza di diabete riscontrato negli ultimi decenni. (1)
Questo dato, in associazione all’aumento dell’età media e di conseguenza all’aumento degli anni di malattia che spesso, soprattutto nel paziente diabetico, si associa a un aumento del numero delle complicanze, ci pone come obiettivo imprescindibile quello di attivare un programma di sorveglianza per la cura di questi pazienti.
Il diabete mellito di tipo 1 è gravato da complicanze prevalentemente ma non esclusivamente microangiopatiche, tra cui figura la polineuropatia diabetica.
La PND prevede la diagnosi differenziale verso le altre forme di neuropatia diabetica e verso cause non diabetiche di polineuropatia. Tra le neuropatie diabetiche la forma più tipica e più comune (oltre l’80% dei casi) è la polineuropatia sensitivomotoria (PND), di cui la neuropatia diabetica dolorosa (NDD) è una variante. (2,3)"
- Screening for diabetic neuropathy in the patient with type 1 diabetes mellitus to optimize treatment and achieve better metabolic control
"Type 1 diabetes mellitus is a chronic metabolic disease that causes serious damage to the heart, blood vessels, eyes, kidneys and nervous system over time.
The impact of chronic complications on the diabetic population and the scientific community is becoming increasingly significant, this is due to the increase in the incidence of diabetes found in recent decades. (1)
This fact, in association with the increase in the average age and consequently the increase in the years of disease, which often, especially in the diabetic patient, is associated with an increase in the number of complications, makes it an imperative goal for us to activate a surveillance program for the care of these patients.
Type 1 diabetes mellitus is burdened by predominantly but not exclusively microangiopathic complications, including diabetic polyneuropathy.
PND involves differential diagnosis toward other forms of diabetic neuropathy and toward non-diabetic causes of polyneuropathy. Among diabetic neuropathies, the most typical and most common form (more than 80 percent of cases) is sensorimotor polyneuropathy (PND), of which painful diabetic neuropathy (NDD) is a variant. (2,3)"
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DM117 - COMPLESSIVA PER IL CORSO
- Linea nutrizione
Ente finanziatore: PNRR
La chirurgia pancreatica e la chemioterapia influiscono in modo significativo sullo stato nutrizionale dei pazienti, già debilitati al momento della diagnosi a causa di uno stato catabolico dell’organismo che si instaura secondariamente alla comparsa del tumore. L'80% dei pazienti segnala perdita di peso al momento della diagnosi e più di un terzo di questi pazienti ha perso più del 10% del loro peso corporeo iniziale, il che constata una evidente malnutrizione per difetto che sfocia nella sarcopenia neoplastica, con un decremento della massa muscolare associata ad una riduzione della forza muscolare e/o di performance fisica. Queste condizioni si associano ad un aumento della durata della degenza ospedaliera e ad un maggiore rischio di morbilità e mortalità, un’aumentata incidenza di svariate complicanze riducendo al contempo la risposta al trattamento e la qualità vita, pertanto gli interventi nutrizionali svolgono un ruolo fondamentale e determinante nella gestione del paziente sarcopenico e cachettico.
- Nutrition research
Pancreatic surgery and chemotherapy significantly affect the nutritional status of patients, who are already debilitated at the time of diagnosis due to a catabolic state of the body that sets in secondary to the onset of cancer. Eighty percent of patients report weight loss at the time of diagnosis, and more than one-third of these patients have lost more than 10 percent of their initial body weight, which notes an obvious malnutrition by default that results in neoplastic sarcopenia, with a decrease in muscle mass associated with a reduction in muscle strength and/or physical performance. These conditions are associated with an increased length of hospital stay and increased risk of morbidity and mortality, an increased incidence of a variety of complications while reducing response to treatment and quality of life, so nutritional interventions play a fundamental and crucial role in the management of the sarcopenic and cachectic patient.
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Il candidato sceglierà una tematica in fase di presentazione della candidatura on line
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