descrizione: | Il dottorato in “Studi giuspubblicistici” si articola in tre indirizzi – costituzionalistico, penalistico e amministrativistico – e coinvolge i settori scientifico-disciplinari del diritto pubblico e costituzionale, del diritto ecclesiastico, del diritto pubblico comparato, della storia del diritto, del diritto penale e processuale penale, del diritto amministrativo. Il suo obiettivo principale è quello di formare futuri giuristi, segnatamente in ambito pubblicistico, permettendo loro di orientarsi nelle coordinate della società contemporanea e di approfondire le più urgenti questioni giuridiche della nostra epoca. Il mutamento costituzionale indotto dai fenomeni che, sbrigativamente ma efficacemente, vanno sotto il nome di globalizzazione obbliga il giuspubblicista così come il penalista a ripensare e a risemantizzare, anche in una prospettiva storica e diacronica, le grandi tematiche della modernità: Stato, mercato, pena, giustizia, amministrazione, solo per evocare i concetti più polisemici. Questo mutato contesto istituzionale porta all’attenzione del giurista anche i profili dei diritti fondamentali, che avranno una spiccata centralità nel corso di dottorato, in quanto protagonisti decisivi della scena contemporanea: la Fundamental Rights Adjudication rappresenta infatti una prestazione degli Stati e delle organizzazioni sovranazionali che implica la gestione di competenze storiche e culturali, oltre che pratiche, inerenti al diritto costituzionale e penale. È inoltre di tutta evidenza come l’integrazione sovranazionale degli ordinamenti giuridici, fortemente imbricata con la globalizzazione dei mercati, comporti, anche a livello europeo, un’incidenza nel campo dei diritti, dei principi generali del diritto penale e amministrativo e del processo. La comprensione di questi fenomeni necessita dunque di strumenti nuovi, che sappiano attingere a più ambiti del sapere giuridici e che valorizzino la profondità storica. La crisi delle categorie giuridiche dello Stato costituzionale e più in generale del costituzionalismo moderno non deve spingere il giurista, in particolare le giovani generazioni di giuristi, a indietreggiare o a smettere i panni dell’interprete per indossare, pigramente, quelli dello spettatore disincantato. La sconsolante decostruzione post-moderna, invero, deve lasciare lo spazio a un coraggioso ripensamento del lessico del diritto e a una sua rilettura critica. Fornire i dottorandi in “Studi giuspubblicistici” dell’armamentario per orientarsi e per governare la complessità dell’ordine giuridico contemporaneo è l’obiettivo principale che si prefigge il corso di dottorato.
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description: | The PHD in Public Legal Studies is divided into three addresses - constitutional, criminal and administrative law - and embraces the following scientific disciplinary sectors: public law, constitutional law, ecclesiastical law, comparative public law, history of law, criminal law, criminal procedural law, administrative law. Its main objective is to train future jurists, especially in the public sphere, allowing them to orient themselves in the coordinates of contemporary society and to deepen the most urgent legal questions of our time. The acquisition of high professional and technical skills, especially on the front of litigation and the criminal and administrative process, as well as in consulting for public and private institutions and high administration, represent one of the main purposes of the doctoral course. The constitutional change induced by the phenomena that, hastily but effectively, go under the name of globalization, obliges the public law and the criminal law scholar to rethink, even in a historical and diachronic perspective, the great themes of modernity: State, market, punishment, justice, administration, just to evoke the most polysemic concepts. This changed institutional context brings to the attention of the jurist the profiles of fundamental rights that will have a strong centrality in the doctoral course, as decisive protagonists of the contemporary scene. The Fundamental Rights Adjudication, for example, represents a performance by States and supranational organizations that implies the management of historical and cultural skills, as well as practices, inherent to constitutional and criminal law. It is also evident that the supranational integration of legal systems, which is strongly intertwined with the globalization of markets, has an impact, even at a European level, in the field of rights, the general principles of criminal and administrative law and the trial. Understanding these phenomena therefore requires new tools that are able to draw on more legal knowledge and that enhance historical depth. The crisis of the legal categories of the constitutional state and, more generally, of modern constitutionalism, must not push the jurist, in particular the younger generations of jurists, to step back or to give up the role of the interpreter to wear, lazily, those of the disenchanted spectator. The discouraging post-modern deconstruction, indeed, must leave room for a courageous rethinking of the lexicon of law and a critical re-reading of it. Providing doctoral students in public legal studies with the tools to orient themselves and to govern the complexity of the contemporary legal order is the main objective of the doctoral course.
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